grammatica italiana

La sintassi come abbiamo già visto concerne la relazione e lo scopo delle diverse parti del discorso. La proposizione è un’unità di significato autonoma avente significato compiuto ed è nalizzabile logicamente di per se stessa.

Il periodo (o frase complessa) è invece un insieme di proposizioni tra loro legate in modi differenti. Il legame tra due proposizioni all’interno di un periodo è studiato dalla cosiddetta analisi logica del periodo.

Solitamente per distinguere le diverse proposizioni all’interno del periodo è possibile cercare le voci verbali, siano esse espresse direttamente o sottointese nella frase. Al numero dei verbi coinciderà il numero delle proposizioni.

Due proposizioni possono essere collegate da un rapporto di coordinazione e non dipendere l’una dall’altra per quanto riguarda il livello sintattico o da un rapporto di subordinazione che prevede invece una reggente (proposizione principale) e una subordinata (o proposizione dipendente) che non può essere autonoma.

Nella frase Ho preso la palla e l’ho gettata nella spazzatura le due proposizioni sono coordinate tra di loro dalla congiunzione “e”. Al contrario nella frase Non uscirò di casa stasera perché ho la febbre possiamo notare un rapporto di subordinazione reso possibile dalla congiunzione “perché”.

La proposizione principale e quella coordinata presentano voci verbali finite mentre le subordinate possono essere di tipo implicito, e avere quindi modi indefiniti, oppure di tipo esplicito con verbi di modo finito.

Es. Non ho intenzione di piangere per soffrire in questo modo

Es. Non ho intenzione di piangere perché non voglio più soffrire in questo modo

Le subordinate implicite aiutano a snellire il discorso e lo rendono più diretto e semplice, a volte però per disambiguare le situazioni è opportuno utilizzare subordinate esplicite. Molto dipende anche dalle scelte stilistiche di chi scrive e dai destinatari a cui il testo è rivolto.

Le proposizioni subordinate all’interno di un periodo possono anche essere più di una, in questo caso le distingueremo dal grado di subordinazione.

Es. Sono andata da mia sorella perché mi mancava dopo aver passato tutto quel tempo in Canada.

Analizziamo questa frase. Sono andata da mia sorella è la proposizione principale, la reggente; perché mi mancava è invece la subordinata di primo grado, è collegata direttamente da un rapporto di subordinazione alla reggente; dopo aver passato tutto quel tempo in Canada, invece, è la subordinata di secondo grado perché è a sua volta collegata alla subordinata di primo grado. Nella struttura di un periodo potremmo andare avanti ad oltranza con i gradi di subordinazione. Ovviamente la frase crescerà di complessità e dovremo essere in grado di gestirla con attenzione.

L’oratore latino Cicerone è noto per il suo equilibrio nel periodare. Il suo stile, pur utilizzando la subordinazione, è limpido e chiaro, ed è stato definito “geometrico” perché le diverse parti sono orchestrate con grande maestria. Non tutti però siamo “ciceroni” per cui il consiglio è di valutare le proprie possibilità ed esprimersi in modo chiaro per l’interlocutore.

Oltre alle proposizioni principali e a quelle subordinate esiste anche un altro tipo di proposizione: la proposizione incidentale. Essa è solitamente racchiusa tra due virgole, all’interno di parentesi o tra due trattini. Non dipende dalla principale e a sua volta non può essere considerata una proposizione reggente. Possiamo dire che è una frase a sé, da analizzare quindi come tale.

Quando siamo di fronte a un periodo determinato da rapporti di coordinazione lo definiamo composto, quando invece regna la subordinazione parliamo di periodo complesso. Se invece il periodo coincide con una sola proposizione allora allora si tratta di un periodo semplice.



Rossella Monaco


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