Ortografia della lingua italiana
I segni di interpunzione L’uso del punto fermo L'uso della virgola Il punto e virgola I due punti Punto interrogativo Punto esclamativo L’uso dei tre puntini Uso delle parentesiCome abbiamo visto, i complementi indiretti dipendono sempre da qualche altra parte del discorso, sia essa il soggetto, il predicato, il complemento oggetto, un altro complemento indiretto o attributi e apposizioni. Da soli non hanno alcun senso compiuto.
I complementi indiretti sono comunemente preceduti da preposizioni, semplici o articolate.
Es. Ho mangiato la merenda di Carlo.
Ti amerò per sempre.
Oltre alle domande “Chi?” e “Che cosa?”, infatti, il predicato può porre anche altri interrogativi e dotarsi di espansioni di tipo differente rispetto al semplice complemento oggetto. In base alla funzione logica che svolgono, i complementi indiretti sono stati classificati dalle grammatiche in una lunga lista. Anche se molti studiosi della lingua hanno criticato la classificazione che segue, è ancora molto utile per comprendere fino in fondo il significato delle frasi e i rapporti tra le parti. Per questo motivo viene studiata anche a scuola. In base al ruolo semantico (di significato) possiamo distinguere:
SPECIFICAZIONE (di chi? di che cosa?) Ho guidato l’auto di Mario; Odio la pizza del supermercato
ARGOMENTO (riguardo a cosa? di cosa?) Sto parlando della seconda guerra mondiale; Mi ha detto della tua storia
TERMINE (a chi? a che cosa?) Ti ho dato la mano; Ho comprato la bicicletta a Mario
TEMPO (quando?) Ha pianto per tutto il giorno (continuato); Ci vediamo martedì (determinato)
LUOGO Vivo in città (dove? – stato in luogo); Vado a Roma (dove? – moto a luogo); Vengo da Roma (da dove? – moto da luogo); Cammino per la città (attraverso dove? – moto per luogo); Sono in paradiso (dove? – metafora – stato in luogo figurato)
MEZZO (con che mezzo?) Sono andato a scuola in bicicletta
MODO (come? In che modo?) Sto mangiando lentamente; Si parla con intelligenza
MATERIA (di che materiale?) La matita è di legno
CAUSA (per quale causa? a causa di cosa?) Non esco per il maltempo
COMPAGNIA (con chi? – persone) Esco con Maria
CAUSA EFFICIENTE/AGENTE (da chi? da che cosa?) Il vaso è stato rotto da Mario (agente); La porta è stata spalancata dal vento (causa efficiente)
COLPA (per quale colpa? per quale reato?) È stato condannato per atti osceni in luogo pubblico
CONCESSIONE (nonostante cosa?) Nonostante il maltempo è uscito
FINE/SCOPO (per cosa? per quale scopo?) Studio per imparare
DENOMINAZIONE (di cosa? – denominazione) Il lago di Garda
PARTITIVO (tra chi?) Alcuni tra voi non credevano in me
MISURA (quantità di misura) Giovanni pesa 100 chili
PREZZO/STIMA (quanto? – prezzo) Questa casa costa un patrimonio; Hanno stimato l’orologio cento milioni di euro; Pensano che questo ragazzo valga una fortuna
UNIONE (con che cosa? – oggetto) Vado a scuola con lo zaino
VANTAGGIO/SVANTAGGIO Questa legge è a vantaggio dei lavoratori; Lottano contro l’anoressia
PARAGONE (di che cosa? rispetto a chi/che cosa?) L’aereo mi fa più paura dell’automobile
LIMITAZIONE (limitatamente a cosa? riguardo a cosa?) Limitatamente ai contenuti il tema era da dieci
ETÀ (di che età? di quanti anni?) Giovanni è un ragazzo di 12 anni
ALLONTANAMENTO/SEPARAZIONE La vita allontana le persone dal loro obiettivo
ORIGINE/PROVENIENZA Luisa viene dall’Italia
QUALITÀ È una donna di grande intelligenza
ABBONDANZA/PRIVAZIONE (pieno di/privo di) Quest’armadio è pieno di vestiti; I ragazzi giovani sono privi di soldi
PENA (con quale pena?) È stato condannato a vent’anni; Hanno multato Sabrina di dieci euro
VOCAZIONE (appellativo diretto) Giulia, vieni qui!
ECCETTUATIVO (tranne chi? tranne che cosa?) Mangio tutto tranne la carne; Escono tutti eccetto te
SOSTITUZIONE/SCAMBIO Cambio la mia penna con la tua cartella
AGGIUNZIONE (oltre a chi/che cosa?) Oltre a me ci saranno 20 persone
Rossella Monaco