grammatica italiana

Elisione

L’elisione è la caduta della vocale finale atona seguita da un'altra parola che inizia per vocale. Al posto della vocale caduta si utilizza l’apostrofo.
Anche l’elisione, come la D eufonica, è un accorgimento di tipo sonoro. Lo scopo è dare musicalità e scorrevolezza alla lettura.

L’elisione è da praticarsi obbligatoriamente con gli articoli determinativi lo e la e le relative preposizioni articolate, con l’articolo indeterminativo una, l’aggettivo dimostrativo maschile quello, l’aggettivo qualificativo maschile bello, con ci davanti al verbo essere (c’è) e con santa e santo seguiti dal nome proprio iniziante per vocale.

Anche in altri casi è consigliato ma non obbligatorio l’utilizzo dell’elisione:

Quando la preposizione semplice di è seguita da una parola che comincia per vocale, soprattutto quando si tratta di una i (D’inverno…)
Con la preposizione semplice da seguita da vocale (Da/D’allora…)
Con come se seguito dal verbo essere (Com’è/Come è grande tuo figlio!)
Con gli aggettivi dimostrativi questo, questa, quella
Con l’aggettivo qualificativo bella al femminile (Bella/Bell’amica che sei!)
Con le particelle pronominali mi, ti, si, vi, ne (Ti amo/T’amo – Ce n’è ancora molto!)
Con i pronomi personali lo e la (L’ho vista ieri – La enuncio con attenzione)
Con l’aggettivo qualificativo grande (Questo è stato un grande/grand’anno)
In alcune formule fisse come senz’altro, mezz’ora, a quattr’occhi, d’ora in poi…
È importante fare un buon uso dell’elisione in questi casi perché essa è capace di cambiare ritmo alla frase e comunicare stati d’animo e atmosfere differenti, nonché, con la sua presenza, è in grado di generare a volte ambiguità in chi legge, come nel caso dell’articolo determinativo lo e del pronome personale lo.
L’aspetto può indicare, ad esempio, l’esteriorità se inteso come sostantivo e può significare “io lo aspetto” se recepito come voce verbale. Se non è possibile disambiguare dalla frase è opportuno non praticare l’elisione.

Davanti a i semiconsonantica non avviene mai l’elisione così come non avviene mai davanti a consonante.


Rossella Monaco


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