grammatica italiana

I nomi astratti differiscono da quelli concreti perché si rifanno ad entità immateriali, non afferrabili attraverso i sensi; non si possono né toccare né sentire né gustare né vedere né annusare. Sono oggetti esistenti solo nella nostra mente, come concetti puramente separati dalla sostanza delle cose, sentimenti, idee, emozioni.

Questi nomi terminano per lo più in -tà, -anza, -enza, -ezza, -ione, -izia, -igia, -ura. Alcuni derivano da verbi e esprimono l’azione o l’effetto di quella stessa azione (bellezza, ingiustizia, paura, deferenza, concordanza, felicità, scrittura ecc…)

Abbiamo già visto come la differenza tra le due categorie sia alquanto labile e dipendente dal contesto della frase nella sezione nomi concreti.

Rossella Monaco


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