grammatica italiana

L’imperativo è uno dei modi finiti del verbo. Può esprimere comando, permesso, proibizione, consiglio, domanda, preghiera, invito. In base al verbo utilizzato e all’intonazione con cui la frase viene pronunciata, il valore semantico può cambiare anche molto.

Possiamo trovare questo modo del verbo solo nelle proposizioni principali, volitive ed esclamative. A volte compare anche nelle incidentali che non hanno comunque nessun rapporto di subordinazione con altre proposizioni.

In italiano, l’imperativo non ha la prima persona singolare e ha solo il tempo presente. Alcune grammatiche includono in questo modo anche il futuro iussivo, indicante cioè un ordine.

Es. Camminerete come vi ho detto.

La terza persona singolare dell’imperativo, la prima e la terza plurale sono espresse tramite il congiuntivo con valore esortativo. La seconda persona plurale è invece identica alla corrispondente dell’indicativo presente.

Mangia

Mangi

Mangiamo

Mangiate

Mangino

A volte il congiuntivo può prendere il posto della seconda persona singolare e della seconda persona plurale, come per esempio con i verbi essere e avere, sapere e volere (sappi, vogliate, sii, abbiate).

La seconda persona plurale del verbo credere nell’imperativo negativo può essere sostituita dal congiuntivo.

Es. Non crediate che sia tutto finito.

In generale nell’imperativo negativo si ricorre all’infinito per la seconda persona singolare.

Es. Non cantare!



La funzione classica dell’imperativo non è più riconoscibile, perché ormai cristallizzata, in espressioni che introducono un’equivalenza o nell’imperativo gerundiale, costituiti da due o più imperativi che come significato corrispondono al gerundio (vedi esempio).

Es. Cammina, cammina, sono arrivato a Roma. (imperativo gerundiale = è come dire “camminando, sono arrivato a Roma” ma enfatizza il tempo e il ripetersi dell’azione);

Il panettone è ormai pronto all’uso e sempre più farcito. Vedi le ultime abitudini degli italiani a tavola secondo il rapporto Istat... (“Vedi” è una formula fissa).

L’imperativo non è quindi solo l’espressione di un ordine, ma ha differenti significati e usi in base al contesto.

Rossella Monaco

 


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