grammatica italiana

Preposizioni articolate

Le preposizioni articolate sono la combinazione di preposizioni semplici e articoli determinativi.
Esse seguono le stesse regole dell’articolo determinativo con cui sono formate.


Le preposizioni semplici di, a, da, in e su si contraggono con l’articolo determinativo a creare una sola parola.

il lo l' la i gli le
di del dello dell' della dei degli delle
a al allo all' alla ai agli alle
da dal dallo dall' dalla dai dagli dalle
in nel nello nell' nella nei negli nelle
su sul sullo sull' sulla sui sugli sulle


Del si utilizza negli stessi casi in cui utilizzeremmo l’articolo determinativo il, cioè con i nomi maschili singolari che necessitano di una determinazione, e lo stesso vale per tutte le altre preposizioni.


La preposizione semplice con a volte si contrae con l’articolo e a volte no. Si può scegliere, ad esempio, tra col e con il oppure tra collo o con lo. Dove la contrazione potrebbe generare ambiguità come nel caso di collo, colla, cogli, colle è sempre preferibile evitare la fusione.


Le preposizioni semplici tra e fra non si legano con l’articolo determinativo ma rimangono separati (tra la, fra i…).
Bisogna poi fare molta attenzione a non confondere le forme articolate della preposizione semplice di con gli articoli partitivi che indicano invece una quantità.


Ho dello zucchero significa “ho un po’ di zucchero” e dello in questo caso non è preposizione articolata ma articolo partitivo.


Come comportarsi invece quando le preposizioni si trovano a precedere il nome di opere letterarie, ditte, pubblicazioni che iniziano con un articolo determinativo? Scriveremo nel Piacere di D’Annunzio oppure ne Il Piacere di D’Annunzio?


Questa difficoltà nasce solamente con le preposizioni semplici di, a, da e in, mentre con le altre preposizioni non si creano problemi. Non esistono comunque norme precise e sono tollerate entrambe le forme, bisogna però tenere presente che la prima è di uso più comune e meno attento all’integrità del titolo. Nel caso ci trovassimo davanti a una compilazione bibliografica dovremmo assolutamente utilizzare la seconda forma, pena la fallacia dell’informazione. Se stessimo facendo invece una citazione corrente la separazione della preposizione semplice dall’articolo sembrerebbe forse troppo convenzionale. Bisogna quindi sempre tenere conto del contesto.


Rossella Monaco


Condividi